Truffa bancaria via WhatsApp
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Truffa bancaria via WhatsApp: attento ai link in chat

Che WhatsApp sia utilizzato sempre più dagli hacker per veicolare truffe di vario tipo è ormai risaputo. A una lunga serie di notizie di messaggi fraudolenti arrivati in chat nel corso degli anni se ne aggiunge un’altra che questa volta ha a che fare con un’operazione di phishing, cioè con il furto delle credenziali di accesso al conto corrente dei clienti di vari istituti bancari, nello specifico San Paolo, Unicredit e BNL.

A segnalare la truffa numerosi utenti che nel corso delle ultime ore hanno ricevuto un messaggio sospetto tramite la famosa app di messaggistica istantanea. Ci si è così spostati dai messaggi spam inviati solo mediante posta elettronica o SMS a quelli condivisi nelle chat; il contenuto e lo scopo, però, restano gli stessi: derubare i correntisti italiani facendo leva sull’urgenza di modificare le loro informazioni personali per questioni di sicurezza.

Come funziona la truffa

Il messaggio incriminato ricevuto tramite chat di WhatsApp invita il gentile utente ad aggiornare i propri dati personali per motivi di sicurezza, e quindi ad eseguire l’accesso alla sezione apposita dopo aver cliccato su un link malevolo.

Questo indirizzo, anziché condurlo sulla pagina ufficiale della banca online, fa atterrare su un sito truffa che nell’aspetto potrebbe ricordare quello vero del proprio istituto bancario: si tratta, in realtà, di un inganno vero e proprio, attuato a livello grafico e di dominio affinché l’utente cada nella trappola.

Leggi anche: Addio a WhatsApp su alcuni smartphone dal 31 dicembre

Una volta fatto click sul link finto in questione, ecco che l’hacker può mettere a segno il colpo impossessandosi, così, delle credenziali d’accesso al proprio conto corrente bancario online. Come ci riesce? Facendo inserire sul sito fake le credenziali “vecchie” (nome utente e password) con le quali l’utente correntista è solito accedere alla banca online e facendogliene scegliere di nuove. Così facendo, la persona ingannata non sta facendo altro che comunicare agli hacker tutti i suoi dati di accesso al conto corrente.

Come difendersi dal phishing

Qualora si cadesse in truffe di phishing simili, il rischio per gli utenti non dovrebbe essere elevato: grazie all’obbligo di inserire dei codici arrivati sul proprio smartphone quando si esegue un’operazione sul conto online, l’hacker, infatti, non dovrebbe riuscire a spostare somme di denaro dal proprio corrente a un altro senza autorizzazione da parte dell’utente adescato.

Questo significa che, se dovessimo ricevere un codice di sicurezza dalla banca a cui apparteniamo, probabilmente qualcuno ha violato il nostro account e sta cercando di rubare i soldi tramite bonifico.

Per evitare, quindi, di lasciarsi ingannare, l’accortezza da adottare è quella di controllare attentamente il nome del link ricevuto in chat o il numero da cui ci è stato inviato il messaggio, così da rendersi conto della sua affidabilità. Se il messaggio non sembra provenire dalla nostra banca, allora non clicchiamo mai su alcun tipo di link.

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