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Nuova privacy policy per WhatsApp, cosa cambia per gli utenti
La privacy policy dell’applicazione ufficiale di WhatsApp è stata modificata il 4 gennaio 2020. Il messaggio relativo ai nuovi termini può ora essere visualizzato anche dagli utenti italiani una volta aperta l’app di messaggistica istantanea. Se la nuova informativa non dovesse essere accettata, a partire dall’8 febbraio 2021 non sarà più possibile usare WhatsApp.
I cambiamenti principali della nuova privacy policy hanno a che vedere con il trattamento dei dati personali da parte dell’applicazione e con il modo in cui i servizi di Facebook sono utilizzati da aziende terze per gestire e salvare le chat di WhatsApp.
Questo è il messaggio che viene mostrato quando si accede all’applicazione: «Toccando ACCETTO, accetti i nuovi termini in vigore dall’8 febbraio 2021. Dopo tale data dovrai accettare i nuovi termini per continuare a usare WhatsApp. Se preferisci eliminare il tuo account e vuoi ricevere maggiori informazioni, puoi visitare il Centro assistenza». L’accettazione della nuova privacy policy ci consentirà di continuare a sfruttare l’app così come abbiamo fatto finora.
WhatsApp, quali sono i nuovi termini
Per comprendere l’uso che Facebook fa dei dati raccolti dagli utenti mentre chattano su WhatsApp, basta leggere la nuova informativa sulla privacy resa attualmente più esplicita. A differenza del passato, ora Facebook sottolinea che se vengono usati «servizi di terze parti o altri prodotti della società Facebook che sono integrati con i nostri servizi, tali servizi di terze parti possono ricevere informazioni su ciò che tu o altri condividete con loro».
A cosa è dovuto questo aggiornamento dei termini? Al fatto che Facebook e WhatsApp sono sempre più integrati, a tal punto per esempio da poter fare una videochiamata tra più di 8 utenti semplicemente creando una stanza di Facebook Messenger. Ma anche in virtù della volontà di ricordare agli utenti che se si utilizzano servizi di terze parti (come Apple iCloud o Google Drive) o altri prodotti di Facebook, «i loro termini e le politiche sulla privacy regoleranno l’utilizzo di tali servizi e prodotti».
Cosa cambia per le inserzioni pubblicitarie
Parlare di privacy significa anche considerare le inserzioni pubblicitarie. Secondo i nuovi termini di WhatsApp, scambiare informazioni farà sì che offerte e annunci siano «pertinenti nei prodotti di Facebook».
Non è un caso che Zuckerberg stia specificando la nuova informativa: dobbiamo ricordare, infatti, che in alcuni Paesi come India e Stati Uniti è in fase di sperimentazione WhatsApp Pay, grazie alla quale sarà possibile effettuare pagamenti direttamente all’interno dell’app. Per non dimenticare, poi, l’enorme importanza assunta da WhatsApp Business, così da facilitare le transazioni per i commercianti e permettere loro di mostrare schede prodotto del proprio catalogo a cui gli utenti possono rispondere con un acquisto immediato senza abbandonare l’app di messaggistica.
Tutte queste operazioni possono essere svolte solo accettando il fatto che i propri dati siano usati dalle varie piattaforme di cui Facebook è proprietario e condivisi con aziende terze che usano i servizi del gruppo per fare business.
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