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Pubblicità su Telegram, ma niente panico per gli utenti

L’aggiornamento di Telegram non sempre asseconda i desideri degli utenti. Alcune novità vengono accolte con entusiasmo, altre invece con un certo grado di timore. Una di queste è l’arrivo della pubblicità sull’app di messaggistica istantanea acerrima rivale di WhatsApp.

Non si tratta di un cambiamento improvviso o inatteso, perché ad avere diffuso la notizia era già stato in passato Pavel Durov, fondatore di Telegram: era stato lui stesso, infatti, a parlare di messaggi promozionali da integrare sulla sua piattaforma, esattamente come avviene su quasi tutte le applicazioni gratuite che è possibile installare sugli smartphone.

Se fino ad ora la pubblicità non era stata inserita per non creare malcontento tra gli utenti, il team di sviluppo ha invece deciso di invertire la rotta anche in virtù della nuova ondata di iscritti avvenuta a causa del blackout nelle scorse settimane delle varie app sviluppate da Facebook, WhatsApp e Instagram in primis.

Pubblicità su Telegram, come funzionerà

Telegram ha deciso di rassicurare gli utenti fornendo loro alcune informazioni sulla modalità di diffusione della pubblicità. È stato innanzitutto sottolineato che la pubblicazione dei messaggi promozionali avverrà sui canali pubblici che hanno almeno 1000 follower all’attivo: questo significa che i canali con dimensioni più piccole saranno esclusi dalla novità.

Per quanto riguarda, invece, il formato comunicativo, saranno pubblicati solo messaggi testuali lunghi fino a un massimo di 160 caratteri. Almeno inizialmente, quindi, non saranno impiegate immagini, GIF animate o video, che potrebbero infastidire ancora di più gli iscritti alla piattaforma.

L’ultimo dettaglio fornito da Telegram riguarda il messaggio: i link pubblicati non porteranno fuori dalla piattaforma, ma reindirizzeranno gli utenti verso altri canali Telegram.

Vantaggi della pubblicità su Telegram

Come mai Pavel Durov ha deciso di introdurre la pubblicità sulla sua piattaforma? La ragione è principalmente economica: i guadagni derivanti dai messaggi promozionali saranno condivisi con gli amministratori dei canali all’interno dei quali compariranno gli annunci.

Resta però un dato incontrovertibile: gli iscritti a Telegram potranno opporsi alla visualizzazione della pubblicità. Al momento, però, non si sa ancora secondo quale modalità.

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