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Instagram, sottotitoli automatici finalmente disponibili
I sottotitoli automatici approdano sulle Instagram Stories dopo essere stati implementati per le IGTV e l’app di messaggistica Threads. La piattaforma di Mark Zuckerberg ha infatti deciso di mettere a disposizione dei suoi utenti le auto-caption, ossia la trascrizione automatica dei video mediante sticker appositi.
In questo modo le storie di Instagram possono essere pubblicate senza scrivere i sottotitoli manualmente: con le auto-caption è possibile agevolare la fruizione dei contenuti video anche per i non udenti o le persone con problemi di udito, rendendo il social per eccellenza sempre più inclusivo e accessibile. In realtà lo strumento si rivela utile anche per chi è abituato a guardare le storie con il volume spento o basso, consentendo a tutti di capire cosa sta dicendo la persona che ha pubblicato le Instagram Stories.
Come funzionano le auto-caption
Per inserire le auto-caption, o sottotitoli automatici che dir si voglia, basta usare gli adesivi creati ad hoc per le Instagram Stories. Gli sticker trasformano in parole ciò che viene pronunciato nel video e, prima di pubblicare ufficialmente la storia, la persona che parla può modificare il testo correggendo punteggiatura o ortografia: per quanto attendibile, la trascrizione automatica può infatti presentare degli errori.
Leggi anche: Unfold, app per storie su Instagram a cui è impossibile resistere
Con lo sticker è anche possibile intervenire sull’aspetto delle parole, affinché risultino chiari leggibilità del testo e stile della storia. In che modo? Dopo aver generato il testo automatico, si può procedere con la modifica dello stile e del colore, adeguandoli alle caratteristiche estetiche della storia che si sta per pubblicare.
Al momento lo strumento dei sottotitoli automatici può essere usato solo in lingua inglese, ma i piani per il futuro prevedono certamente l’inserimento di altri idiomi. Terminata la fase di test per le Instagram Stories, si partirà poi con quella per i Reel.
Funzione copiata da TikTok?
Le auto-caption sono presenti già su TikTok e nello specifico per la lingua inglese e giapponese. Poi anche Twitter ha deciso di seguire l’esempio integrando i sottotitoli per le sue nuove stanze chiamate “Spaces”. Non stiamo parlando, quindi, di una funzionalità innovativa inventata da Instagram, ma è di certo il chiaro segnale di un interesse sempre più forte per il mondo dell’accessibilità che la tecnologia non può assolutamente ignorare.
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