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Huawei, TomTom come alternativa a Google Maps
Se il ban di Trump non dovesse subire modifiche e si continuasse a non poter installare le app di Google sui suoi dispositivi, in qualche modo Huawei dovrà pur cautelarsi. Ha deciso di farlo sin da ora stilando un accordo con TomTom per l’utilizzo dei suoi servizi di navigazione.
Stando alle vicissitudini in corso dallo scorso maggio, il colosso di Shenzhen è stata inserito nella lista delle società con le quali le imprese americane non possono intrattenere rapporti commerciali poiché considerate pericolose per la sicurezza nazionale. In virtù del divieto, Google non può in alcun modo fornire a Huawei la licenza per usare il suo sistema operativo, quindi applicazioni come Play Store, Google Assistant, Gmail e Google Maps non possono essere installate.
L’accordo commerciale stretto con la società olandese risponde, quindi, all’esigenza di trovare una valida alternativa a uno dei servizi più usati dagli utenti, ovvero Google Maps.
Huawei e la sua strategia alternativa
L’accordo con TomTom sarebbe diventato definitivo già mesi fa, ma è stato diffuso solo ora. Questa stretta di mano commerciale consentirà a Huawei di creare app in grado di soppiantare Google Maps sfruttando i servizi dell’azienda olandese: non solo mappe, ma anche informazioni sulle condizioni del traffico e lo stesso software di navigazione. In questo modo gli smartphone a cui sarà precluso l’utilizzo del navigatore GPS di Big G non correranno il rischio di restare senza strumenti di navigazione.
Questa strategia mette in luce la caparbietà della società cinese che, nonostante la penalizzazione subita, non ha assolutamente arrestato la sua corsa. Anzi, si è messa all’opera creando per di più un proprio sistema operativo, HarmonyOS, lanciando sul mercato con questa configurazione alternativa nuovi dispositivi mobili di successo (tra questi il Mate 30 Pro e il Mate 30).
Leggi anche: HarmonyOS, ecco il nuovo sistema operativo di Huawei
Per poter capire che sorte toccherà a Huawei il prossimo 16 febbraio (giorno nel quale scadrà la proroga concessa dal governo americano), non ci resta che attendere la data fatidica. Se il divieto dovesse essere confermato e i rapporti con Google dovessero chiudersi per sempre, Huawei avrà comunque già a portata di mano una valida soluzione.
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