Google, Ucraina aiutata dall'azienda di Mountain View
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Google, Ucraina aiutata dal colosso californiano

I cittadini ucraini stanno ricevendo supporto da gran parte del mondo. I Paesi si stanno mobilitando per far recapitare beni di prima necessità, ma anche i grandi colossi del panorama tech stanno dando il loro contributo.

Uno di questi è Google che ha deciso di sostenere la popolazione civile attraverso iniziative di vario tipo: su Search è stato attivato un servizio di SOS, alcune funzionalità sono state migliorate per agevolare gli account, su Maps si è provveduto a disabilitare alcuni servizi come le indicazioni sulle aree più affollate, i canali dei media a sostegno della Russia sono stati bloccati e sono stati stanziati 15 milioni di dollari a favore dell’Ucraina.

Cittadini ucraini aiutati da Google

Ingenti donazioni sono partire da Google.org e i suoi dipendenti: si parla di 15 milioni di dollari, cinque dei quali sono stati elargiti come crediti pubblicitari per fornire un aiuto concreto alle organizzazioni intergovernative e umanitarie: l’obiettivo è informare la popolazione civile nel miglior modo possibile.

In cosa consiste, invece, l'”SOS alert“? Il colosso californiano ha deciso di lanciare questo servizio su Google Search per supportare i cittadini ucraini nella ricerca di un rifugio: gli avvisi mostrati di volta in volta dalla ricerca puntano alle risorse messe a disposizione dalle Nazioni Unite.

Ucraina, Google Maps a favore del Paese

Google ha inoltre accolto la richiesta del governo ucraino di disattivare sulle mappe le funzioni dedicate all’affollamento dei luoghi e al traffico in tempo reale. Si tratta di un’azione concreta per tutelare i civili affinché non trapelino informazioni potenzialmente strategiche sui luoghi in cui si rifugiano, o in generale sui gruppi che organizzano la resistenza o vogliono fuggire dal Paese.

Stando poi agli ultimi aggiornamenti, in Ucraina le mappe non possono più essere modifiche mediante l’apposita funzionalità. Sono stati cancellati anche tutti i contenuti (video, foto e altro) che l’esercito russo può sfruttare a suo vantaggio per gli attacchi aerei.

Leggi anche: Twitter, link affiliati alla Russia segnalati con un badge

Gli altri interventi di Big G per supportare gli ucraini

Anche i funzionari del governo dell’Ucraina e i militari stanno ricevendo protezione. In che modo? Attraverso l’attuazione di misure specifiche per gli account Google: gli utenti che utilizzano Gmail come client di posta sono stati difesi da un attacco di phishing prontamente bloccato dall’azienda di Mountain View. Tutelati in egual misura sono anche gli account dei cittadini attraverso l’aumento del livello di sicurezza.

Oltre a impedire ai media di stato di monetizzare, Google si è mobilitato anche bloccando i canali di Sputnik e Rt in tutta Europa, così come è stato fatto da TikTok, Microsoft e Meta. Per porre fine, poi, alla diffusione di fake news sulla guerra da parte del governo russo (che sta perseguendo una campagna mediatica volta a romanzare e sminuire la gravità del conflitto in corso), migliaia di video e centinaia di canali sono stati prontamente eliminati.

Un’altra iniziativa riguarda il sistema di pagamenti di casa Google. Sebbene in Ucraina continuino a funzionare i principali servizi di Google come YouTube, Maps e Search per consentire al Paese di accedere alle informazioni, l’azienda di Big G ha dovuto invece bloccare Google Pay per alcune banche, rispettando così le sanzioni che Europa e Stati Uniti hanno imposto alla Russia.

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