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Google lancia gli SMS 2.0, ma cosa significa?
Google rilancia gli SMS. Questa è la notizia che da almeno un mese rimbalza su Internet e gli articoli con titoli sensazionalistici sono piuttosto numerosi. Ma cosa significa davvero “rilanciare gli SMS” e “lanciare gli SMS 2.0”?
Le informazioni circolanti in rete sono in realtà abbastanza confuse, il dato certo infatti è solo uno: l’intento di Big G è quello di contrastare l’egemonia di WhatsApp creando un’app di messaggistica 2.0 che funga da degna rivale.
Google contro WhatsApp
Negli ultimi anni il mondo della messaggistica istantanea ha visto il monopolio di WhatsApp, in America e in Europa è lei la regina incontrastata delle classifiche. Al suo fianco possiamo annoverare Telegram, ma per quanto le sue funzioni non abbiano nulla da invidiare, a livello di popolarità non è ancora un competitor da temere: i numeri della chat blu sono infatti ancora molto lontani da quelli di WhatsApp.
In questo scenario si inserisce Google con le sue news sullo sviluppo di una nuova chat che porti il nome del grande colosso di Mountain View. Insomma, un’applicazione dedicata alla messaggistica online simile alla più blasonata WhatsApp, ma sviluppata da Google e non legata al circuito di Facebook.
Con questa nuova applicazione di SMS 2.0 creata da Google sarebbe possibile inviare un messaggio senza essere connessi a un router Wi-Fi o disporre di una promozione 4G attiva. Si tratta, quindi, di conversazioni che possono essere intrattenute in ogni momento, con copertura massima e garanzia di inoltro in tempo reale, a differenza dell’app verde le cui chat possono avvenire solo quando è disponibile la connessione Internet. In caso di malfunzionamenti o down di rete, è infatti praticamente impossibile usare WhatsApp. Ecco quindi che gli SMS 2.0 acquistano terreno, diventando delle vere e proprie chat attraverso le quali potranno essere condivisi anche documenti e file multimediali.
Cosa sono gli SMS di Google
Perché si parla di SMS? Come ben sai, gli SMS hanno la caratteristica di poter essere inviati tramite la rete telefonica, seguendo i costi previsti dal proprio piano tariffario, e non attraverso Internet. Quello che ancora oggi è di difficile comprensione è se Google voglia focalizzarsi su un servizio simile, prevedendo per gli utenti delle spese più contenute rispetto a quelle stabilite dai vari gestori telefonici.
Stando all’ultima indiscrezione, Google mira a trasformare i classici SMS in RCS (Rich Communication Services). Cosa sono? Si tratterebbe di messaggi per i quali sarebbe abolito il numero minimo di caratteri da rispettare. Se durante la tua infanzia o la tua adolescenza i moderni smartphone erano solo un vagheggiamento, avrai sicuramente provato l’ebbrezza degli SMS scritti come fossero un unico blocco di parole interrotto qua e là da lettere maiuscole usate per delimitare l’inizio di ogni termine. Lo scopo era quello di riuscire ad esprimere il più alto numero di frasi rispettando il limite massimo di caratteri previsto per ciascun SMS.
Essere nostalgici è possibile, ma pensare di dover inviare al giorno d’oggi degli SMS a pagamento, per di più limitati nel numero di lettere e caratteri da usare, non è fattibile. Di app per la messaggistica online gratuita ne esistono tante, quindi questo significa che la nuova app di SMS 2.0 di Google dovrà davvero essere competitiva per poter spiccare il volo più di WhatsApp.
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