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FaceApp e privacy: dove vanno a finire le foto che scattiamo?
Se sei atterrato su questo articolo probabilmente sarai entrato anche tu nel tunnel di FaceApp, l’app di fotoritocco che in questi giorni sta impazzando sui social riempiendoli di volti rugosi e capelli bianchi a volontà. Insomma, sembra che le persone attorno a noi abbiano subito un invecchiamento precoce: vip e utenti da ogni parte del mondo continuano a partecipare alla #FaceAppChallenge condividendo selfie modificati con il filtro più in voga del momento. Quale? Quello relativo all’età con cui puoi invecchiare in pochi semplici passaggi.
Tutto molto divertente, certo, ma ti sei chiesto che fine fanno tutte le foto scattate e modificate con FaceApp? Qual è il livello di protezione della privacy garantito dall’applicazione?
Indice dei contenuti
Dubbi su FaceApp
Il boom di FaceApp è più attuale che mai grazie al nuovo e realistico filtro di invecchiamento che milioni di persone si sono affrettate ad applicare ai propri selfie nel corso delle ultime ore, ma l’app in realtà esiste dal 2017. Com’è normale che sia, all’interno di questa massa entusiasta qualcuno ha iniziato ad avanzare qualche dubbio ponendosi delle domande fondamentali: dove vanno a finire le foto che ciascuno di noi carica sull’applicazione e dove vengono conservate? Chi ha creato l’app e chi gestisce tutte le immagini raccolte?
Partiamo col rispondere a quest’ultimo quesito sulla società che ha sviluppato l’applicazione. Sugli store si parla di FaceApp Inc., ma nei termini di servizio è chiaramente indicato il nome di un altro sviluppatore: Wireless Lab OOO, con sede a San Pietroburgo in Russia.
In merito alle altre domande, invece, le risposte sono vaghe e qualche informazione possiamo trarla dalla lettura dei termini di servizio e della privacy policy di FaceApp.
Dati raccolti da FaceApp
La questione delle foto e dei dati raccolti ed elaborati dall’app è delicata. Chi si occupa del loro trattamento? La società sviluppatrice di FaceApp o anche altre aziende? A riguardo nella privacy policy è possibile leggere le seguenti parole:
Potremmo condividere il Contenuto dell’utente [le tue foto, ndr] e le tue informazioni (incluse, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, informazioni da cookie, file di registro, identificativi dispositivo, dati sulla posizione e dati di utilizzo) con le aziende legalmente parte dello stesso gruppo di società di cui FaceApp fa parte, o che diventano parte di quel gruppo (“Affiliati”). Gli Affiliati possono utilizzare queste informazioni per aiutare a fornire, comprendere e migliorare il Servizio (includendo anche l’analisi) e i servizi propri degli Affiliati (anche fornendo esperienze migliori e più pertinenti).
Insomma, un’informazione che non possiamo evitare di darti: FaceApp può cedere le tue foto a chi vuole e senza avvisarti. Non finisce qui, perché ad essere fornite ad altre società esterne sono anche molti altri dati, tra cui la tua posizione geografica. Il discorso in sintesi, quindi, è questo: se utilizzi FaceApp doni a un non identificato “affiliato” della società russa la foto del tuo volto e l’indirizzo della tua abitazione, ma anche altre indicazioni sulle tue preferenze personali raccolte dal tuo smartphone.
Cosa autorizzi installando FaceApp
Un’altra cosa da ricordare riguarda le autorizzazioni concesse a FaceApp nel momento dell’installazione. Una di queste riguarda le foto della tua galleria, in merito alle quali autorizzi l’app a prelevare le tue immagini personali, incluse quelle in cui sono ritratte altre persone e quelle geolocalizzate. Tradotto: all’applicazione stai fornendo informazioni sui luoghi in cui è possibile rintracciare parenti, amici, vicini di casa e chiunque compaia in quegli scatti, accordando a FaceApp anche il permesso di condividere queste informazioni con i suoi “affiliati”.
Cosa se ne fa FaceApp delle foto raccolte
Esclusa l’ipotesi della cospirazione che fa riferimento a un enorme archivio russo in cui sono raccolte le facce di milioni di utenti per poi lasciarle nelle mani dei servizi segreti, resta quella più probabile. Qual è? Eccola: l’azienda Wireless Lab OOO starebbe raccogliendo un grande database di foto di volti per venderlo a società terze che si occupano di intelligenza artificiale.
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