eSIM, quando in Italia
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eSIM: cosa sono, come funzionano e quando in Italia

Dopo la loro prima comparsa in America nel 2014 (sugli iPad Air 2 della Apple), anche in Italia stanno per fare il loro ingresso le eSIM, le nuove schede virtuali con le quali saranno gradualmente mandate in pensione tutte le SIM che attualmente usiamo per telefonare e connetterci a Internet.

La nascita delle eSIM risponde all’esigenza di ottenere maggiore spazio per schermi, sensori e batterie, affinché lo smartphone possa adattarsi ad applicazioni e funzioni sempre più potenti. La Apple, per esempio, ha deciso di eliminare il jack per le cuffie. In tal senso diventa necessario ridurre anche le dimensioni dello slot destinato alla SIM. Ecco quindi entrare in campo le eSIM, definite anche “SoftSIM”: queste consistono in microchip stampati sulla scheda logica del telefono o di altri dispositivi elettronici con i quali sarà possibile collegarsi alla rete.

eSIM, l’ultimo formato delle SIM

Anche gli operatori italiani hanno finalmente deciso di adattarsi al nuovo formato delle SIM. Il motivo del ritardo può essere ricondotto al fatto che, così facendo, il mercato delle SIM classiche (grazie alle quali gli operatori ottengono guadagni considerevoli) potrebbe concludersi definitivamente.

La SIM ha subito diversi cambiamenti nel corso degli anni. In principio c’era la SIM grande, usata in tutti i cellulari fino agli inizi del nuovo millennio. Il testimone è poi passato prima al formato più piccolo delle micro SIM e in seguito alle attuali nano SIM. Ognuna di queste, a prescindere dalla dimensione, viene inserita nei telefoni come numero identificativo (codice ICCID) per inviare messaggi e fare chiamate, ma anche come memoria sulla quale salvare i numeri telefonici della rubrica, pratica ormai caduta in disuso visto che queste informazioni possono essere salvate sul cloud e visualizzate mediante accesso alla rete.

Cosa sono le eSIM nello specifico

Le eSIM sostituiranno la tradizionale schedina di plastica attualmente in uso. Ma cos’è un’eSIM nello specifico? Per poter capire di cosa si tratta, basta innanzitutto fare riferimento al nome e ai termini che lo compongono: “e” sta per “embedded”, cioè incorporato, quindi l’eSIM è un chip integrato nei vari dispositivi elettronici (smartphone, tablet e smartwatch) capace di funzionare esattamente come una SIM card.

In questo modo non sarà più necessario inserirla fisicamente nello sportellino del telefono, permettendo così agli utenti di avere tra le mani uno smartphone dual sim senza il fastidio di usare una seconda scheda dati o di dover trasferire la propria SIM card da un dispositivo all’altro.

Usando gli smartphone compatibili con la nuova tecnologia, ogni utente dovrà semplicemente comunicare al proprio gestore le generalità della propria eSIM, così da attivare il proprio numero di telefono e farlo funzionare sui dispositivi in possesso (non contemporaneamente ovviamente).

Vantaggi (e svantaggio) per gli utenti

L’uso delle eSIM consentirà agli utenti di sfruttare alcuni vantaggi.

  • Non si dovrà più inserire una SIM di plastica nell’apposito carrellino.
  • Trattandosi di scheda virtuale universale e riprogrammabile, tutte le volte in cui si cambierà operatore, la procedura sarà semplificata, perché non servirà più sostituire la schedina: basterà chiamare il servizio clienti che si occuperà del trasferimento dei dati da una compagnia all’altra.
  • Nel cambio da un operatore all’altro, non si correrà più il rischio di perdere i numeri memorizzati sulla precedente SIM che non sono stati trasferiti prima di effettuare il passaggio all’altra utenza.
  • Non ci si dovrà più preoccupare della compatibilità della SIM card nel momento in cui sostituiamo il vecchio smartphone con uno nuovo.
  • I cellulari diventeranno sempre più sicuri: essendo integrata nel telefono e non più estraibile, la presenza dell’eSIM renderà il proprio smartphone sempre rintracciabile dal gestore e dal produttore, un vantaggio non da poco in caso di smarrimento o furto. In questo modo qualunque malintenzionato non potrà più appropriarsi del dispositivo trovato o rubato e usarlo semplicemente estraendo la scheda SIM presente all’interno: con l’eSIM, appena lo smartphone finito in mani altrui viene acceso, si attiva la connessione automatica alla rete, rendendo il dispositivo perfettamente localizzabile in tempo reale.

Uno dei vantaggi potrebbe, però, trasformarsi in svantaggio, ovvero quello dell’impossibilità di spostare l’eSIM in un altro smartphone qualora la batteria del proprio telefono si scaricasse e si avesse l’urgenza di inserire la schedina in un altro dispositivo di scorta (che sia di un amico o di un collega) per poter effettuare una chiamata o inviare un messaggio.

Come attivare l’eSIM

Per poter attivare l’eSIM, occorrerà recarsi nelle impostazioni del telefono ed effettuare il cambio dei dati. Ogni operatore, mediante voucher, dovrà indicare al dispositivo tutte le informazioni utili per poterlo collegare al proprio profilo utente. Ogni eSIM potrà essere usata al massimo 3 volte qualora si decidesse di cambiare cellulare: questo significa che la quarta volta sarà necessario farsi dare dall’operatore un nuovo voucher.

Accedendo alla sezione “Cellulare” delle impostazioni comparirà una scheda informativa al cui interno si avrà la possibilità di scegliere uno degli operatori disponibili nella zona in cui ci si trova e le tariffe o le promozioni che è possibile attivare in quel momento: per ora questa soluzione è fattibile solo sui dispositivi iOS.

Dispositivi compatibili

Per poter dire addio ai minuscoli chip in silicio alloggiati all’interno dei nostri attuali smartphone occorrerà usare telefoni compatibili con le nuove tecnologie. Ad aprire la strada in tal senso è la Apple con i suoi iPhone 11 e 11 Pro (anche se in realtà è partita dai modelli XS, XS Max e XR), ma il primo cellulare funzionante esclusivamente con le eSIM è il Motorola Razr. Altri device sui quali sarà possibile attivare le eSIM saranno il Google Pixel, il Samsung Galaxy Watch e le ultime due versioni dell’iPad.

eSIM, quando arriva in Italia

L’arrivo delle eSIM nel Belpaese è previsto entro la fine del 2019. Vodafone e TIM sono due degli operatori telefonici in fase di mobilitazione, stanno infatti mettendo a punto offerte e piani tariffari ad hoc. Per poter avere informazioni precise in merito alla compatibilità con gli smartphone già in commercio, ai costi di attivazione e ai servizi disponibili, dovremo però attendere qualche giorno.

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