Coronavirus, piattaforme utili da consultare
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Coronavirus, la tecnologia al servizio della comunità

Quella che il mondo sta affrontando a causa del coronavirus è un’emergenza che non può lasciarci indifferenti. Ognuno ha il dovere di contribuire attivamente alla causa in base agli strumenti di cui dispone. È così che la tecnologia scende in campo mettendo al servizio della comunità piattaforme utili per invitare i cittadini ad adottare comportamenti corretti e informarsi solo seguendo fonti attendibili.

In questo particolare momento storico anche lo smartphone può avere un potere straordinario sulla vita degli utenti, soprattutto considerando il fatto che le comunicazioni devono avvenire rapidamente per evitare la trasmissione incontrollata dell’epidemia: questo è il motivo per cui sono stati creati progetti interessanti grazie ai quali è possibile diffondere buone pratiche e arginare il panico da fake news. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Coronavirus.app, segui l’evoluzione del contagio

Creata da due francesi residenti a Taiwan (Kevin Basset e Maxime Michel), Coronavirus.app è una web app nata allo scopo di informare gli utenti sullo sviluppo del COVID-19 nelle varie aree del mondo. Cliccando sul seguente link è possibile visualizzare una mappa con i dati aggiornati sulle zone a rischio e sull’evoluzione del contagio a livello globale; per ogni Paese coinvolto nell’emergenza vengono fornite informazioni precise relative al numero delle persone infette, decedute, ricoverate e attualmente malate.

Coronavirus.app, zone focolaio e evoluzione del contagio
Coronavirus.app, zone focolaio e evoluzione del contagio

Mappa interattiva per Coronavirus in Italia

Una delle piattaforme create in tempi record è quella realizzata da un gruppo di sviluppatori dell’intelligenza artificiale Xriba. L’applicazione web, sviluppata in meno di 24 ore, permette di seguire in modo interattivo l’evoluzione del virus in Italia. Per capire quali dati mostrare, l’algoritmo seleziona le informazioni provenienti da varie fonti (istituzionali e giornalistiche) e trasmette solo quelle che ricevono almeno tre conferme: il risultato è un database aggiornato in tempo reale con numeri accertati senza fornire stime per eccesso.

A spiegare l’utilità della dashboard è Andrea Agnoli, il Product Owner di Xribabooks:

«Abbiamo oltre 250 colleghi sparsi in tutta Italia e oltre 2000 clienti che usano la nostra piattaforma, abbiamo pensato di mettere la nostra intelligenza artificiale al servizio della comunità per essere sempre aggiornati e permettere a tutti di non farsi prendere da sciocchi allarmismi e fake news che in contesti come questo sono più pericolosi del virus stesso. Grazie a questa dashboard chiunque potrà conoscere in tempo reale i nuovi casi di contagio del coronavirus nelle diverse città di Italia. È importante essere costantemente informati senza creare psicosi collettive, ma piuttosto seguendo le indicazioni istituzionali».

CoVtest, l’app che ti insegna come comportarti

Tra le app di pubblica utilità contro il coronavirus c’è CoVtest, sviluppata dall’azienda marchigiana Tombolini & Associati srl per Nusa Servizi, la società operativa della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Nell’arco di 36 ore la startup ha ideato due versioni dell’applicazione, una rivolta ai cittadini (per usarla basta collegarsi al sito https://covtest.me/), l’altra ai medici di medicina generale (https://covtest.app).

L’app è stata creata con l’intento di fare un po’ di chiarezza in una situazione particolarmente delicata in cui si susseguono notizie di tutti i tipi sull’evolversi della malattia. CoVtest per i medici fornisce loro utili indicazioni affinché il comportamento da adottare sia uniforme. Questo non significa che il singolo professionista non possa scegliere autonomamente, assumendosi le proprie responsabilità.

Leggi anche: Coronavirus: TikTok e Organizzazione Mondiale della Sanità

Per quanto riguarda, invece, CoVtest dedicata ai cittadini, prima di poter essere distribuita su larga scala è stata testata per due giorni da 150 medici. Questa versione dell’applicazione mira a distendere il clima di incertezza e ansia da cui la popolazione rischia di essere completamente bloccata, dandole consigli importanti sulle norme da seguire per ridurre i rischi di contagio (ad esempio non recarsi negli ambulatori medici o al pronto soccorso se non necessario, chiamando, al contrario, i numeri di assistenza specifici per uno screening telefonico). A tal proposito, ecco le parole di Massimo Magi, segretario regionale della Fimmg: «Seguendo le indicazioni vogliamo diffondere scienza e sgomberare il campo dall’allarmismo».

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