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19 Mag 2021 - 15:44 0 863

Apple Music per Android, musica in streaming in alta qualità

Apple Music per Android è pronta a stupire i suoi utenti con un nuovo servizio di musica in streaming lossless, al fine di garantire la fruizione di canzoni in alta qualità senza essere compresse.

La notizia è stata prima diffusa dal portale 9to5Google, per poi averne un’anteprima dal file APK del pacchetto Apple Music relativo ad Android. Nel file in questione sono stati individuati chiari riferimenti alla funzionalità in arrivo, consentendo a tutti gli ascoltatori appassionati di musica di godere di un’esperienza eccellente.

L’aggiunta di questo formato ad elevata risoluzione renderebbe Apple Music per Android superiore a Spotify, dato che quest’ultima applicazione non ha ancora compiuto passi in avanti per migliorare il suo servizio di musica in streaming con formati di maggiore qualità.

Formato lossless, cosa sapere

Grazie alla nuova funzione, su Apple Music per Android sarà possibile ascoltare brani musicali in formato lossless, ossia senza compressioni e con tutti i dettagli dei file audio intatti. In questo modo, il suono non sarà appiattito, ma ugualmente ricco rispetto a quello del file originale.

Nello specifico, i formati introdotti da Apple Music per Android saranno due, sia per quanto riguarda lo streaming sia per quel che concerne il download:

• lossless (ALAC fino a 24-bit/48 kHz)
• lossless ad alta risoluzione (ALAC fino a 24-bit/192 kHz)

Questa tipologia di formato fa sì che il file audio sia particolarmente pesante, occupando quindi un maggiore spazio di archiviazione sul proprio smartphone. Lo stesso discorso vale per lo streaming. Questo è il motivo che ha spinto Apple a specificare che “i file audio conservano ogni dettaglio del file originale. L’abilitazione consumerà traffico dati in maniera più significativa“.

Formato lossless per Apple Music per Android, quando disponibile

Informazioni certe sulla data di rilascio della nuova versione di Apple Music per Android non sono ancora state diffuse, d’altronde lo stesso colosso di Cupertino non ha voluto sbilanciarsi sull’implementazione di questa funzione. Restiamo, quindi, in attesa di ulteriori aggiornamenti in merito.

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