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6G, la Finlandia pubblica il Libro Bianco sulle reti del 2030
Dopo il 5G, a diffondersi sempre più a livello mondiale è il 6G. Il fermento nel settore è palpabile, tanto che i vari attori coinvolti stanno facendo a gara per proteggersi con brevetti e anticipare le varie attività di ricerca e sviluppo.
A portarsi avanti con i lavori ci ha pensato l’University of Oulu della Lapponia finlandese, pubblicando per prima un Libro Bianco sul 6G intitolato Key Drivers and Research Challenges for 6G Ubiquitous Wireless Intelligence. Il documento tiene conto delle opinioni di 70 esperti che nel corso dello scorso marzo hanno partecipato al 6G Wireless Summit di Levi in Finlandia, esprimendo un parere autorevole sulle caratteristiche e sull’implementazione della prossima tecnologia. Non sono, quindi, mancati i numerosi interrogativi legati alla ricerca.
Indice dei contenuti
Il 6G potrebbe concretizzarsi nel 2030
Il professore Matti Latva-aho, direttore del 6G Flagship del distretto universitario di Oulu, ha sottolineato l’importanza di intraprendere la ricerca nel campo del 6G, soprattutto considerando il fatto che la nuova tecnologia potrebbe prendere piede nel 2030 (così come ha previsto anche il Ministero dell’Industria e dell’IT cinese).
Il 6G sarà il frutto del lavoro congiunto dei vari stakeholder (come ad esempio ricercatori, aziende e politici) e per la sua attuazione dovranno essere seguite le direttive delle Nazioni Unite nell’ambito dello sviluppo sostenibile.
Caratteristiche della futura rete 6G
Così come indicato già dallo stesso titolo del documento, la rete della futura generazione si baserà su tre pilastri fondamentali.
- Ubiquitous: i servizi dovranno essere fruibili in qualunque momento e in qualunque luogo.
- Wireless: la connessione wireless sarà la componente imprescindibile.
- Intelligence: l’intelligenza artificiale permetterà la creazione di servizi e applicazioni dedicati agli utenti umani e non umani.

I 7 temi del Libro Bianco sul 6G
- Componenti commerciali e sociali che traineranno lo sviluppo del 6G: all’interno del Libro Bianco si parla per esempio di sostenibilità, del bisogno di incrementare le reti wireless (soprattutto nei luoghi chiusi), della condivisione dei dati e della necessità di proteggere gli stessi.
- Uso del 6G e su quali dispositivi: il concetto di smartphone potrebbe essere superato e al posto dei classici cellulari potrebbero essere utilizzati dei dispositivi innovativi (display indossabili, oppure robot, droni) basati sulla realtà estesa. A diffondersi sempre più saranno la telepresenza (grazie al rilevamento dei sensi e alle immagini ad alta risoluzione) e i sistemi di guida autonomi che si affidano all’intelligenza artificiale.
- Prestazione della rete 6G: l’obiettivo per la rete della prossima generazione è far sì che raggiunga una velocità di connessione potenziale pari a 1Tbps, con uno spetto esteso verso il THz.
- Progressi a livello di hardware e software: per poter arrivare alle velocità di connessione enunciate in precedenza, sarà necessario progettare nuovi strumenti hardware e nuove applicazioni (come l’imaging e il rilevamento 3D).
- Sistemi wireless: le reti wireless 6G e i collegamenti tra le stesse saranno possibili grazie all’intelligenza artificiale. Saranno, inoltre, implementati nuovi metodi di accesso.
- Reti 6G: risulteranno più affidabili e meno esposte al rischio di attacchi grazie allo sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza.
- Framework di servizi: la rete 6G non sarà correlata solo allo spostamento dei dati, ma consentirà anche l’attivazione di nuovi servizi basati sull’edge cloud. Questo potrà avvenire grazie alla precisione del segnale e alle informazioni accurate.

Il secondo summit sul 6G sarà organizzato sempre a Levi (in Finlandia) dal 17 al 20 marzo 2020.
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